Trecastelli

(Ancona)
Il Comune di Trecastelli è nato il primo gennaio 2014 dalla fusione dei Comuni di Ripe, Castel Colonna e Monterado. Situato a pochi chilometri dal mare, in provincia di Ancona, il territorio sorge in mezzo alle tipiche colline marchigiane. La Città di Trecastelli è quindi oggi una nuova realtà, che conta circa ottomila abitanti e si avvalora dell’identità storico culturale dei comuni da cui trae le sue origini.
La municipalità di Ripe si trova a 140 metri sul livello del mare, situata nell’entroterra Senigalliese a circa 15 chilometri dalla costa, su un tratto di pianura in cui il fiume Nevola si congiunge al Misa. E’ caratterizzata da un nucleo Castellano, attraversato da vicoli e dominato attualmente da una costruzione di gusto neo-romantico, realizzata nella seconda metà degli anni trenta, che ospita la sede del nuovo Comune. La Chiesa Parrocchiale di San Pellegrino, restaurata nel 2015, ha al suo interno un pregiato Organo Callido costruito nel 1792. Il Villino Romualdo, edificio della seconda metà dell’ottocento recentemente restaurato, ospita al piano superiore il Museo Nori De’ Nobili, che raccoglie la collezione di dipinti dell’artista Eleonora De’ Nobili. Il Museo è uno degli spazi al mondo dedicati ad una figura femminile e, per questo motivo, anche Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee. Il Villino è anche sede dell’Ufficio Turismo e della Biblioteca Comunale. Le località di Ponte Lucerta, Passo Ripe e Brugnetto, che costeggiano il fiume, contribuiscono ad ampliare e caratterizzare questa parte di territorio. A Brugnetto si trova il Palazzo Antonelli Castracani Augusti, costruito alla fine del XVII secolo e trasformato nel 1750 dal cardinale Niccolò Maria Antonelli nel “Palazzo dalle 100 finestre”. Ripe è stata caratterizzata nel corso degli anni da una forte tradizione di artigianato artistico, in cui i “vecchi mestieri” hanno continuato a tramandarsi, conservando tradizioni storiche e dando vita, in alcuni casi, ad iniziative imprenditoriali.
La municipalità di Castel Colonna è un piccolo centro situato ai confini della Provincia di Pesaro-Urbino, a ridosso delle colline che dividono le valli dei fiumi Nevola e Cesano. Il castello sorge su un’altura e vi si può entrare da un’unica porta. Al suo interno l’ambiente è caratterizzato da piccole case e orti e da stradine lastricate di pietra. Un tempo si chiamava “Tomba di Senigallia” e solo successivamente acquisì il nome dedicato a Vittoria Colonna, sposa di Carlo Malatesta, signore di Pesaro e di Fossombrone. La località è caratterizzata dall’immagine di una fortezza che rimanda alla forma di una nave, contornata da mura e dalla torre malatestiana che, situata all’interno del castello, è il monumento più importante e rappresentativo. Sotto l’arco, nel lato destro, è presente la targa in marmo con l’epigrafe dedicata a Vittoria Colonna. Il luogo è caratterizzato da diversi sotterranei, una parte di essi è ancora esistente ed è stata utilizzata per costruire il rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. La Chiesa Parrocchiale di San Mauro Abate è stata restaurata nel 2017 e custodisce al suo interno il quadro della Madonna col Bambino attribuito al pittore Gaetano Lapis da Cagli e un crocifisso ligneo pregevolmente intagliato. Nel 2009 la municipalità è stata premiata con l’assegnazione della Bandiera Verde Agricoltura. La località detiene una grande tradizione enologica e di coltura delle olive, che guarda ad un mondo biologico che ha creato prodotti tipici come la porchetta e il salame di Frattula.
La municipalità di Monterado è posta al confine tra le provincie di Ancona e Pesaro-Urbino ed è contraddistinta da un centro storico che è un balcone naturale che si affaccia sul mare Adriatico e che domina la Valle del fiume Cesano da un’altitudine di 161 metri e dalla frazione di Ponte Rio, che si sviluppa nella pianura sottostante. I primi insediamenti umani risalgono al Neolitico Medio. Nell’età del ferro sicura è la presenza dei piceni e successivamente dei galli, dei romani, dei barbari e dei longobardi. Il territorio fu soggetto in seguito a successioni signorili e retto anche dallo Stato Pontificio. Nel 1742 fu costruito il Palazzo di Monterado, oggi Castello Cinciari, fondato sulle rovine dell’antico centro storico di epoca malatestiana. Palazzo Cinciari è una costruzione elegante, in stile neoclassico, circondata da torrioni, scarpate, speroni e da un meraviglioso giardino all’italiana. Il Castello, nella sua forma odierna, venne progettato da Vanvitelli. Attorno al Castello si estende un bosco di pini, querce secolari allori e viburni, fatto piantare dal Conte Cerasi nella seconda metà dell’ottocento. Il castello si erge dalla piazza della piccola località, come anche la Chiesa di San Giacomo Maggiore. Monterado ha una grande tradizione enogastronomica e artigianale.

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